HomeDolci Torta alla Nutella e pistacchio di Bronte (o del Pakistan?)

Torta alla Nutella e pistacchio di Bronte (o del Pakistan?)

Comments : 10 Posted in : Dolci, Ricette on by : Sebina Pulvirenti Tag: , , , , , , ,

N.d.A. Colonna sonora della ricetta: “Super Trouper”, degli Abba, nella versione cantata da Meryl Streep in “Mamma Mia!”. Play e poi inizia a leggere! 🙂

IMPORTANTE: in questo post troverai la prima ricetta di torta al pistacchio di Bronte e Nutella che ho provato nella mia vita: è buona, ma quest’altra che ho scoperto dopo è molto meglio! 😉 Se vuoi una versione più morbida e light clicca sul link sotto

Il pretesto

Della serie, se non tutte le ciambelle riescono col buco… il buco puoi pur sempre farglielo tu! 🙂
Questa torta ha una lunga storia… ma voglio raccontarvela. Perché se nella vita qualcosa sembra andare storto, forse non è il caso di disperarsi. Non sempre almeno, e non subito. Forse prima vale la pena capire se quel qualcosa è veramente andato storto o se forse non è la tua immaginazione o il tuo stato d’animo del momento a fartelo pensare.

Ho assaggiato la mia prima torta di pistacchio e Nutella di Bronte durante una di quelle mostre enogastranomiche che dalle mie parti hanno un grandissimo successo in autunno. Era l’Ottobrata di Zafferana Etnea, non ricordo esattamente quando, ma dovevano essere almeno 6-7 anni fa. In uno degli stand potevi acquistare e goderti subito una golosissima fetta dell’autentica torta al pistacchio di Bronte. Ricordo che faceva freddo, freddissimo per essere una domenica di ottobre, ma affondando i denti in quella morbidissima delizia di Nutella e pistacchio il freddo spariva. Bè, ci credo, considerato quanto è calorica…

Fatto sta che da allora rimasi col ricordo di quella fantastica torta, e non ho mai avuto il coraggio di provare a farla da me. Forse la paura di sciupare il ricordo con qualcosa che non fosse all’altezza. Forse perché se hai provato qualcosa di bello, desideri che l’esperienza che abbiano le persone che ami di quella stessa cosa, sia quanto più possibile identica alla tua. Fino ad oggi. Stasera sono invitata a cena dal mio capo, un romano-cileno, sposato con un’andalusa e con una bambina un po’ catalana un po’ andalusa e un po’ italiana e… insomma, so quanto è incuriosito dalla cucina siciliana e… (possiamo dirlo, visto che su questo blog ho uno pseudonimo), visto che è il miglior capo che si possa desiderare, vorrei regalargli un dolce tipico della mia terra, come faccio sempre del resto. Tempo fa gli proposi la parmigiana e la cassata. Per stasera, sono alcuni giorni che mi gira per la testa la torta di pistacchio e Nutella di Bronte…

“Ma sei pazza?”, direte. Mai azzardare una ricetta non testata in precedenza per un’occasione importante! E se non hai mai voluto tentare l’esecuzione della ricetta sinora, un motivo poi ci sarà, a partire dal fatto che è contro ogni assennato principio nutrizionale e quindi contro i tuoi, di principi. Tutte osservazioni ragionevoli, ma… che ve posso dì? 🙂 Sarà perché è ottobre e piove e tutte le calorie di questa torta sono giustificate, sarà perché qui a Barcellona è impossibile trovare esempi di un dolce così, perché già è quasi impossibile trovare il pistacchio crudo non salato né tostato, anche nei supermercati più forniti. Sarà perché a volte uno ha anche bisogno di cibo che sia buono e basta, che ti stupisca e basta e che non sia il massimo dell’equilibrio dietetico, chissenefrega, si vive una volta sola e il mondo va tirato un po’ sì ogni tanto, che fuori fa freddo e a volte la vita non è proprio come te lo aspetti …

Insomma, l’idea di un sabato sera con torta a pistacchio e Nutella e la compagnia giusta, con la pioggia torrenziale fuori dalla finestra era troppo invitante. Aggiungete che saranno presenti ben 3 siciliani alla cena. Il mio ragazzo (siciliano-australiano che non ha mai assaggiato la torta di Bronte) e un mio collega con la sua ragazza (catanesi come me). Alla fine ho preso quella quantità spropositata di uova e di burro della ricetta originale, ho chiuso gli occhi (si fa per dire) e l’ho fatta. Anche perché poi finalmente sono riuscita a scovarlo il pistacchio, proprio ieri sera, col mal di denti e inzuppata di pioggia, dopo un lungo girovagare. Se ne stava lì, tutto solo, in un piccolo supermarket pakistano e nemmeno a costo esagerato. Non sarà pistacchio di Bronte, ma ci accontentiamo. La Nutella? La Nutella c’è, quella DOC. Qui a Barcellona sono convinti che è spagnola, figuratevi! La trovi in qualsiasi negozietto di alimentari, anche il più minuscolo.

La storia della torta al pistacchio col buco però non è finita. Perché sarà che il burro e le uova hanno sentito la mia disapprovazione, sarà sempre colpa del mio disgraziato forno con le sue misteriose temperature singhiozzanti, o del povero mixer agonizzante che, come si dice dalle mie parti, “non ne pò più dalla vita”. Ma stamattina quando ho uscito la torta dal forno, ormai fredda, ho tremato. Quella diavolo di torta non era affatto alta come la ricordavo, nonostante l’abbondante bustina di lievito! E sembrava pure tutt’altro che morbida! L’ho tagliata a metà per farcirla. E sembrava drasticamente non lievitata! Per un attimo ho visto il destino di quel disco… volante! Fuori dalla finestra, ai gabbiani che aspettano sempre famelici dietro il davanzale.

E lì sarebbe finita, se non fosse stato per S., il mio ragazzo. S. è un architetto, abituato a trarsi fuori ogni giorno da qualsiasi situazione assurda, in qualsiasi paese del mondo si trovi. Oltre che essere un uomo molto ottimista, S. è anche un genio. E piuttosto goloso come genio! 😀 Insomma, ha avuto un’idea fantastica.
“Hai un taglia-pasta rotondo?” – mi fa, meditabondo, osservando la torta come osserva critico i suoi progetti su Autocad.
Io ero lì che quasi piangevo su quella che temevo fosse una torta-mattone che avrebbe ucciso qualche gabbiano e non riuscivo a capire.
“Assaggiamola”, – mi propone S., “prima di metterti a piangere e salare i pistacchi che hai fatto tanta fatica a trovare non salati, assaggiamola e vediamo com’è, a me non sembra male”.

Ora, S. non ne capisce granché di cucina, diciamocelo. Sa fare un pollo con le patate da dio, per carità, però finisce lì. Il suo concetto di cucina è: prendi-tutto-quello-che-trovi-in-frigo-mettilo-in-padella-e-poi-nel-piatto-meglio-se-abbondante. Però al momento dell’assaggio è un grande. Lì sì che ne capisce. Se una cosa non va bene, te lo dice, punto! In modo gentile, ma senza mezzi termini. Come quella volta che gli misi davanti un risotto alle zucchine che sapeva solo di zenzero… Insomma, non avevo niente da perdere. Spalmo l’interno della torta di uno strato abbondante di Nutella. La richiudo. Prendo il tagliapasta e con l’aiuto dell’architetto-assaggiatore presente faccio un bel buco, perfetto, proprio al centro. Signori, avevo trasformato la torta di pistacchio di Bronte in una ciambella di pistacchio del Pakistan! Se questa non è cucina fusion! 😀

Assaggio della tortina… Hmmmm… Buona! Anzi buonissima!!! Identica a quella di Bronte! Insomma, poteva lievitare un po’ di più, ma considerato che il mio mixer lascia il pistacchio tritato piuttosto grosso e non in polvere, va bene. La consistenza era comunque quella giusta. E il sapore fantastico. Non sapeva affatto di lievito, come sospettavo! L’esperienza era quasi identica a quella lontana sera a Zafferana: una torta golosa e morbida che ti si scioglie in bocca e ti stupisce con l’accostamento esotico del pistacchio profumato e della Nutella di cui facevi scorpacciate da bambina. Insomma, sensibilmente risollevata mi sono rimessa sulla torta per decorarla e quello che vedete è il risultato. La foto è di S. E’ o non è un genio? Abbiamo convinto anche voi? Volete la ricetta? Ebbene, eccola.

La ricetta

Torta di pistacchio e nutella

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Portata: Dessert
Cucina: Italiana
Keyword: cucina siciliana, dolci, nutella, pistacchio, torte
Chef: Sebina Pulvirenti
Porzioni (personalizza): 8 persone

Ingredienti

Procedimento

  • Mettere il burro a sciogliere a bagnomaria.
  • Intanto spellare i pistacchi. Per farlo mettete a bollire un po' d'acqua e poi spegnete e scottateci i pistacchi per un minuto. Non lasciateli troppo sennò si cuociono e perdono profumo. Se preferite che la vostra torta sia meno verde, ma più profumata potete evitare di spellarli.
  • Poi tritate i pistacchi e mettetene da parte 50 g per la copertura. Questa piccola parte va tostata in forno su una teglia coperta di carta forno per qualche minuto.
  • Mescolare lo zucchero con le uova e la vanillina con la frusta elettrica finché abbiano una consistenza spumosa. Poi aggiungere il burro, la farina, il lievito e i 250 g di pistacchi tritati. Mescolare bene e versare in una tortiera coperta di carta forno.
  • Infornare per 45 minuti a 150 ° C. Io in realtà non so a quanti gradi fosse il mio forno, forse un po' troppo caldo perché si è un po' bruciacchiata e ci è rimasta solo 45 minuti (solitamente i dolci devono stare nel mio forno il doppio del tempo previsto dalle ricette). La crosticina scura (non necessariamente troppo cotta come la mia) che si forma in superficie può essere tagliata via.
  • Quando la torta è fredda si taglia a metà e si farcisce a piacere con la Nutella. Poi si richiude e se desiderate, questo è il momento di praticare il buco al centro col tagliapasta, come ho fatto io. 😉
  • A questo punto, mettetela su una griglia, mettete sotto un foglio di carta forno e ricoprite la torta con un altro sottile strato di Nutella, anche le pareti esterne e centrali. Prendete la granella di pistacchio che avete messo da parte e ricoprite tutta la torta operando una leggera pressione con le dita. Ripetete l'operazione finché avrete finito tutto il pistacchio che cade sulla carta forno.

Un ultimo consiglio? Fate delle porzioni piccoleeeeeeeeee! E’ proprio una bomba calorica, sta roba! Ma è troppo buona! Troppo sicilian food!!! Che nostalgia… 🙁

10 COMMENTI

10 opinioni

  • Novembre 1, 2008 at 7:28 pm

    Ciao Marcella 🙂
    Sono contenta che ti piaccia, è vero, è buonissima, ma proprio una bomba, devo provare a renderla un po’ più “dieteticamente” corretta. 😉

  • Novembre 2, 2008 at 9:32 pm

    Fantastica piacere di leggerti sei la prima che visito dopo la mia settimana di astinenza dal blog, stupenda torta con simpatico e piacevole racconto.
    T’abbraccio

  • Marzo 15, 2009 at 5:01 pm

    Abbiamo appena finito di mangiarla.. spettacolare!! complimenti per la ricetta!grazie!:)

  • geggia
    Marzo 17, 2011 at 3:26 pm

    cara mandorlamara, oggi 17/03 festa nazionale, tutti i negozi chiusi, però festa!!!! volevo un dolce!!! ho iniziaro a girare sui vari siti dei dolci e balza agli occhi il tuo, leggo la storia , la ricetta e, verificati gli ingredienti, la seguo passo passo !!!!!!!!!!!!!!!!! ottima!!!!!! anche a me non è lievitata tantissimo… ma è buonissima!!!! grazie !!! ;*

  • viviana
    Febbraio 18, 2012 at 7:16 pm

    Mi hai convinta! Stasera ci proverò per la prima volta.. speriamo bene! Una domanda: sei sicura che gli albumi non vadano montati a neve ed incorporati secondariamente? Grazie!

  • viviana
    Febbraio 19, 2012 at 12:44 am

    Innanzitutto grazie per avermi risposto subito!! L'ho già provata, sembrerebbe buona, non si è bruciacchiata ed ha un bell'aspetto!
    L'unico neo, credo che non sia lievitata un granchè, anzi è rimasta bassina, per cui (domani) non riuscirò a tagliarla per condirla all'interno 🙁 la farcirò esternamente! Ah! io ho utilizzato la granella di pistacchio.. ma non credo cambi molto! Ciaooo!!

  • Febbraio 19, 2012 at 8:50 am

    Già, il problema di questa ricetta è che non lievita molto. 🙁 A Bronte queste torte basse non le aprono per farcirle: le spalmano di Nutella esteriormente e poi le coprono di granella di Pistacchio. Fammi sapere come va la prova assaggio! 😉

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