10 Settembre, 2011
Chiara & Giulia Cheesecake: la ricetta della cheesecake cotta

La ricetta

Cheesecake cotta ai lamponi
Ingredienti
Per il ripieno
- 350 g Philadelphia
- 70 ml panna da cucina, meglio light
- 2 uovo/a (uno intero e un tuorlo)
- 50 g zucchero bianco
- 10 g maizena
- 1 cucchiaino vanillina
- 1 spruzzata limone il succo
- 1 pizzico sale
Per la copertura
- 125 g lamponi
- 2 cucchiaio zucchero di canna
- 2 fogli colla di pesce
Procedimento
- Frullare i biscotti e mescolarli bene al burro sciolto e allo zucchero.
- Rivestire una tortiera con cerniera di carta forno: un disco ben ritagliato per il fondo e una striscia rettangolare per il bordo (aiutarsi con dell’acqua o del burro per far sì che aderisca bene).
- Versare il composto di biscotti schiacciandolo bene con un cucchiaio fino a ottenere una base omogenea e livellata. Mettere in freezer per mezz’oretta.
- Intanto preparare la crema della cheesecake: sbattere le uova con lo zucchero e la vanillina, aggiungere un pizzico di sale e poi, quando il composto è omogeneo, aggiungere il formaggio Philadelphia e mescolare bene.
- Quando la crema è liscia e senza grumi aggiungere la panna, non montata, il succo di limone e la maizena. Mescolare bene.
- Estrarre la tortiera dal freezer e versarci sopra la crema di formaggio, livellando bene con una spatola.
- Mettere la torta in forno preriscaldato a 180° C per mezz’ora, poi un’altra mezz’ora a 160°. Se la superficie si scurisce troppo coprire con un foglio di stagnola.
- Spegnere il forno e lasciare la torta dentro a raffreddare per un’altra mezz’ora.
- Nel frattempo preparare la copertura. Frullare i lamponi ben lavati con lo zucchero, versarli in una padellina antiaderente e far caramellare per una decina di minuti la salsa sul fuoco con qualche cucchiaio d’acqua.
- Quando inizia ad addensarsi spegnere il fuoco e lasciar raffreddare un po’.
- Quando non è più bollente aggiungere la gelatina alimentare ammollata e strizzata e mescolare bene.
- Versare il composto sulla torta e lasciar raffreddare un paio d’ore. Poi metterla in frigo per tutta la notte.
Il pretesto
Chiara e Giulia sono venute a trovarmi la settimana scorsa. Chiara è mia sorella, Giulia la sua migliore amica. Io adoro Chiara. E adesso pure Giulia.
La settimana che abbiamo passato insieme è stata perfetta. Abbiamo girato insieme la città macinando chilometri, riscoprendo angoli dove non tornavo da anni, abbiamo cantato le canzoni dei film Disney a squarciagola sotto gli spruzzi della Fuente Magica, ci siamo perse tra i boschetti di Montjuic, ci siamo innamorate di un bambinetto biondo sul Tram Blau verso il Tibidabo, ci siamo ingozzate di cupcake, frappuccini light, salsicce tedesche, crepes francesi e tapas galleghe, quando tutto quello che desideravamo era solo una fetta di cheesecake come si deve.
L’ultima sera della loro permanenza, gliel’ho preparata la cheesecake. E la ricorderò sempre come la cheesecake perfetta.
Non per come effettivamente sia venuta, era una normalissima cheesecake. Era perfetta, perché perfetto era il momento, la stagione, l’allegria. Perché nulla è più vicino alla perfezione di una serata con le persone che ami, anche se a lavoro è stato un giorno difficile, le cose non vanno come dovrebbero andare e a volte ti chiedi se non avresti potuto rischiare un pochino di più. La cheesecake perfetta sono Chiara e Giulia, S. che fa sentire le chiavi nella toppa quando meno te lo aspetti, due nuovi amici che parlano la tua lingua, le luci soffuse, il gelsomino che sparge il suo aroma nel vento e un bicchiere di vino un po’ frizzante. La cheesecake perfetta sono la casa un pochino disordinata, il parquet con tante impronte, le file per il bagno la mattina e la colazione tutti insieme intorno a un tavolo apparecchiato di rosso con il caffé nel thermos, perché una sola caffettiera con me e Giulia non può bastare.
La cheesecake perfetta ha uno strato sottile di gelatina morbida di lamponi frullati come copertura, che temi sempre non si rapprenda abbastanza, una base di burro e biscotti Digestive sbriciolati e appiattiti da S. con la cura dell’architetto perfezionista che è, e un ripieno di formaggio morbido e denso che scivola via soffice da una ciotola trasparente che tutte avremmo volentieri ripulito con le dita, se non fosse che è ancora estate e l’uovo crudo è il pericolo numero 2 nella scala alimentare. La cheesecake perfetta è fatta di tante cose. E’ fatta di risate in cucina, di chiacchiere notturne, di lavelli troppo pieni di piatti e utensili da lavare, di regalini inaspettati e di partenze dense di promesse ma che ti staccano sempre un pezzetto di cuore, anche se fai finta di niente.
Mi mancano tanto, Chiara e Giulia. La cheesecake perfetta avrà sempre il loro nome, per una promessa e per buon augurio. Perché ogni volta che preparerò una cheesecake potrò solo sperare che riesca perfetta come questa. Di più è impossibile.
3 opinioni
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